a cura di Amptek
É estremamente difficile stendere una classifica di merito, e quindi non di vendita, sulla musica definendo il o i migliori dischi di una determinata fase storica.
Il criterio che abbiamo applicato non é stato quello di razionalizzare l’imponderabile, ovvero indicare cosa sia “bello” quanto di scegliere i lavori in cui vi sia una ricerca su linguaggio ed estetica musicale.
Per il 2024 non é stato davvero possibile unificare le playlist e abbiamo deciso di separarle almeno per macro-generi.
Da un lato perché la popular music é un genere di natura sociale che si muove attorno a movimenti artistici dall’altro perché siamo in una fase di transizione che sta ridefinendo i linguaggi attraverso grandi contaminazioni.
L’uso delle tecnologie é ormai indiscriminato e vi sono innovazioni lessicali importanti definite dalle nuove generazioni di musicisti che , se da una parte hanno rimescolato i confini di genere, dall’altro hanno rinnovato profondamente filoni stilistici ingessati da decenni.
Abbiamo scartato decine di titoli, non per motivi qualitativi, ma per sfoltire liste altrimenti interminabili.
Questa abbondanza produttiva é sintomo di un grande fermento che si muove sotto la patina scialba, inutile e sterile del mainstream del pop.
Citeremo solo i primi dieci per categoria, ma in realtà sono mediamente una cinquantina, e chi avrà la pazienza di ascoltare le playlist annesse potrà avere una panoramica del suono underground contemporaneo, a dispetto di chi crede che non esca più musica “buona”.
Migliori dischi di Jazz e dintorni 2024
A sorpresa il nuovo jazz contaminato é la vera sorpresa si questa fase.
Accanto a nomi consolidati, come John Surman o Pat Metheny, citati, se non altro, per lo spessore dei loro lavori vi é una super produzione di musica improvvisata che rimescola free-jazz, elettronica, musica folk, post-rock in un nuovo brodo primordiale.
Queste nuove direzioni sono, ancora, scarsamente recepite nella scena italiana, fossilizzata sulla tradizione o al massimo sulla sterilità della fusion anni ‘80.
Ma il nuovo jazz contaminato affonda le sue radici nelle astrazioni di Sun Ra piuttosto che nelle paste sonore indefinibili del Davis di “On the Corner” e spesso tende a superare le logiche del solismo che hanno portato il jazz mainstream di matrice hard bop e la fusion al collasso, tra noiosi virtuosismi e formalismi scontati e prevedibili fatti di licks e di patterns. Trasformazioni che in Italia si radicheranno, probabilmente, a scoppio ritardato.
I primi dieci
- Shabaka Hutchings – Perceive Its Beauty, Acknowledge Its Grace
- Kris Davis Trio – Run the Gauntlet
- Oddarrang – Oddarrang
- Mary Halvorson – Cloudward
- Brian Marsella’s Imaginarium – Medietas
- Fay Victor – Life is Funny that way
- Saagara – Saagara 3
- Elephant 9 with Terje Rypdal – Catching Fire
- Flock – Flock II
- Pat Thomas – The Solar Model of Ibn Al-Shatir
Il resto della classifica su Spotify (50 album)
Migliori dischi di Musica Elettronica 2024
La musica elettronica sta attraversando una fase di trasformazione ormai da alcuni anni.
Da un lato si é consolidato un mainstream legato al clubbing e ai festival dove booking, produttori, agenzie di promotion e le labels che sono riuscite ad avere dimensioni tali da consolidarsi governano un mercato di nicchia ma in grado di generare considerevoli profitti.
Questo mainstream ruota attorno a logiche commerciali quindi alimenta una serie di filoni che riescono ad interessare cluster di pubblico significativi.
Ma la nostra scelta é caduta prevalentemente su produzioni che indichino nuove possibili direzioni piuttosto che sui successi del dancefloor che lasciamo volentieri a Beatport.
Ovviamente non potevamo ignorare i nomi storici come Squarepusher o Autechre che, nel primo caso, pur non facendo nulla di particolarmente nuovo, riesce ancora a mantenere una qualità artistica che ben pochi sono stati in grado di eguagliare, e nel secondo caso per premiare l’ostinazione nella ricerca di nuove strade nella relazione fra uomo e macchina.
Ma sostanzialmente rileviamo che la macro-categoria elettronica é, per la maggior parte, difronte a una impasse.
L’approccio sperimentale è spesso marginalizzato, a favore di logiche di mercato sostituendo le idee ad una apparenza fatta da influencer che smanettano costosissimi synth modulari per produrre , in molti casi, le stesse identiche cose che avrebbero potuto fare con un laptop o un clone di TR-909.
La grande spinta innovativa dei molteplici generi elettronici che negli anni ‘90 aveva iniziato a scuotere il mondo della popular music si é, in parte, spenta andando avanti per inerzia o per lo meno il micro-mercato che la alimentava, con l’estinzione dei supporti fisici, é scomparso sciogliendo tutti o quasi nel mare di Bandcamp.
Molte innovazioni formali sono state ormai assorbite da altri generi musicali che ne hanno tratto nuova linfa e l’approccio esplorativo e pionieristico della prima fase si é, almeno parzialmente, perso fra approcci scolastici e logiche da social media.
I primi dieci (album)
- Zuli – Lambda
- Multiples (Speedy J & Surgeon) – Two Hours or Something
- Marshall Applewhite – Out Through the Mouth
- Azu Tiwaline – The Fifth Dream
- Squarepusher – Dostrotime
- Pye Corner Audio – The Endless Echo
- Kangding Ray – Zero
- Ital Tek – Death by a Thousand Cuts
- Autechre – Ae 2022
https://autechre.bandcamp.com/album/ae-2022
(not on spotify) - Jlin – Akoma
Il resto della classifica su Spotify (50 album)
I primi dieci (e.p.)
-
- Dj Stingray 313 – Industry 4.0
- Burial – Dreamfear
- P1nkF1re – Red
- Dopplereffekt – Infinite Tetraspace
- Moy – Supermassive
- D’Arcangelo – Acid Avengers
- Ken Karter – Stellar 000
- Ved Skyka – Anyway
https://welshmodularalliance.bandcamp.com/album/any-way
(not on Spotify) - Jeff Mills – Powerland
- D-Leria – Vibrazione
- Dj Stingray 313 – Industry 4.0
il resto della classifica su Spotify (50 singoli ed ep)
l’outsider fuori programma: APHEX TWIN
Raccolta di brani realizzati tra il 2016 e il 2023 pubblicati in edizione superlimitata in vinile che ora trova luce, per ora, solo in formato liquido. Grande scrittura, idee sempre avanti, uso di scale microtonali e tempi irregolari.
Fuori classifica ma evento elettronico dell’anno. La musica come merchandise.
https://aphextwin.bandcamp.com/album/music-from-the-merch-desk-2016-2023
Migliori dischi di rock, post-rock, alternative, experimental hip-hop
La macro-categoria definita come “rock, post rock, experimental hip-hop,etc” é un calderone nel quale abbiamo posto produzioni in qualche modo ricollegabili a quegli stili con una prevalenza della forma canzone. Anche qui, accanto a un blocco consolidato di autori legati a elementi formali consolidati, vi é una tendenza a stravolgere alcuni elementi formali immettendovi delle novità lessicali.
I primi dieci (album ed e.p.)
-
- Kim Gordon – The Collective
- Moin – You Never End
- Able Noise – High Tide
- Squanderers – If a Body meet a Body
- Beings – There is a Garden
- Caxtrinho – Queda Livre
- Charli Xcx – BRAT
- Godspeed you! Black Emperor – No Title As Of 13 February 2024 28,340 Dead
- Dame Area – Toda la Verdad sobre Dame Area
- Ka – The Thief next to Jesus
- Kim Gordon – The Collective
il resto della classifica su Spotify (50 albums)
Migliori dischi di musica sperimentale 2024
La categoria experimental mette insieme tutte quelle tendenze non pienamente assimilabili al jazz, alle strutture di matrice dance elettronica e alla forma canzone.
Qui siamo in un universo in piena evoluzione.É vero che più la musica é lontana dal business più riesce ad esprimere idee nuove e creative.
I primi dieci album
-
- Moor Mother – Guilty
- Seefeel – Skyhooks
- Matt Ball – Amplified Guitar 2
- Laurie Anderson – Amelia
- Kungens Man – For Samtida Diur 1
- Holy Tongue with Shacketlon – The Tumbing Psychic Joy of Now
- Dialect – Atlas of Green
- Rafael Toral – Spectral Evolution
- Keeley Forsyth – The Hollow
- Mike Cooper – Slow Motion Lightning
- Moor Mother – Guilty
il resto della classifica su Spotify (60 album)
Migliori dischi di musica italiana 2024
L’underground italiano, da alcuni anni, sembra smuoversi malgrado il mainstream sia ingessato su prodotti spazzatura e sia quasi impermeabile a qualsiasi venatura di innovazione.
Il cosiddetto indie, comunque é governato da imprese che lavorano nel segmento “medio” di mercato che, pur essendo poco presente nei grandi media, sembra iniziare a recepire trasformazioni in atto, in certi casi da decenni, nel resto del mondo occidentale.
Con qualche difficoltà siamo riusciti ad individuare un numero significativo di titoli di personaggi che si muovono, spesso, nel sottobosco dei circoli Arci, centri sociali e tra festival alternativi.
Abbiamo premiato il pregevole lavoro di Cesare Basile in grado di miscelare diverse influenze mantenendo forte una propria identità caratterizzante.
I primi dieci album
- Cesare Basile – Saracena
- Saba Saba – Unknow City
- Lino Capra Vaccina – Syn-Thesis
- Vipera – Acerbo e Divorato
- Evita Polidoro – Nerovivo
- Gaia Morelli – La Natura delle Cose
- Paolo Angeli – Tra le Righe
- Maddalena Ghezzi & Ruth Goller – Dolomite
- I Hate My Village – Nevermind the Tempo
- Above the Tree – Afrofulu
il resto della classifica su Spotify (20 album)