A fronte della quantità e della qualità del materiale prodotto da artisti italiani che abbiamo reputato interessante è stato indispensabile approfondire il capitolo nazionale naturalmente sfrondato dalle solite produzioni indie o para-indie che hanno dietro il solito marchingegno promozionale delle major o delle produzioni “importanti”.
La nostra stampa musicale e il frastagliato mondo delle webzine vivono delle commesse delle press agency che espongono o un rock nazionale che si fregia un alternativismo inesistente o di un calderone rap-trap alimentato dal mondo delle produzioni che fanno capo al nuovo mainstream nazionalpopulista.
Abbiamo, a parte forse un paio di nomi, esplorato mondi paralleli, fatti di artisti di importanza internazionale che vengono, in Italia, bellamente ignorati e che, spesso e volentieri, incidono per etichette europee o statunitensi che non si preoccupano di ungere il meccanismo promozionale italiota.
1. Heath – X, wheel
2. Confusional Quartet – Confusional Quartet
3. Lino Capra Vaccina – Sincretico Modale
4. D’Arcangelo – Arium
5. Mai Mai Mai – Rimorso
6. Silvia Tarozzi, Deborah Walker – Canti di Guerra, di lavoro. d’amore
7. Avvitagalli – None Corsa
8. Paolo Angeli – Rade
9. Lorenzo Montanà – Aural
10.Passarani – The Wildlife of the Quieter Ones
11. Nu Genèa – Bar Mediterraneo
12. Vera di Lecce – Altar of Love
13. Camilla Pisani – Phant[as]
14. Simona Zamboli– Loisirs
15. Lorenzo Fortino – Istanti per Volare Via