James Holden – Imagine that this is a high dimensional space of all possibilities (album, 2023)

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James Holden - Imagine that this is a high size space of all possibilities (album cover)

Immagina che questo sia uno spazio di grandi dimensioni dalle infinite possibilità. Con un incipit così non potevamo che ben predisporci all’ascolto di questo nuovo album di James Holden dal titolo che è tutto un programma: “Imagine that this is a high dimensional space of all possibilities”. Ce lo ascoltiamo in modalità immersiva a poche ore dalla sua uscita.

Memori di aver programato la sua musica in radio fin dai primi anni 2000 e già da allora si fece notare per una certa attitudine psichedelico trascendente fuori dal comune, lasciando intuire un background ed una cultura del viaggio mentale applicata al dancefloor, in percentuali ragguardevoli. Una sorta di raver e al contempo viaggiatore new age, che non disdegna di indagare e interrogarsi sui percorsi intrapresi prima di lui da giganti della sperimentazione psichedelica come Terry Riley o il Franco Battiato di Fetus e Pollution.

Tuttavia in questo disco si ha come la sensazione del ritorno in auge della promessa perduta della musica elettronica primi anni ’90 che nella sua modalità ludico sperimentale, apriva un portale immaginifico verso mondi nuovi e forse rapporti umani migliori attraverso l’impulso di un nuovo modello di musica. Un suono nuovo che sbaraccava senza tanti complimenti quello mainstream del decennio precedente. Un mondo fatto di timbriche sbalorditive dal fortissimo impatto, dove dagli anni ’80 si entrava a piè pari nel giro di pochi mesi nei ’90 a suon di KLF, LFO, Aphex Twin, The Future Sound Of London, The Orb e molti altri.

Questo disco di James Holden pubblicato su Warp è un viaggio onirico che non cede mai però alla tentazione della nostalgia di periodi passati. Anzi, tutto è in perpetua trasformazione e l’istinto di ricerca di nuove possibilità è esibito con grazia disarmante.

Un salutare bagno psichedelico. Un pò come dilatare per gioco larghi spazi e nuove e infinite possibilità alla seconda parte strumentale di Strawberry Fields Forever di beatlesiana memoria. E non solo.
Dal 1967 ad oggi un lungo cammino multisciplinare che continua a guardare ostinatamente verso un futuro migliore. Si lo so, sono di parte.
Lo aspetto impaziente in vinile.

Psychedelic side of Electronic Music to everyone!

(H501L voto: 10)

 

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