Aleksi Perälä giovane producer finlandese distintosi nel 2017 con l’album “Paradox” tutto a base di techno dalle atmosfere cosmiche e oniriche ripassate in salsa scandinava. Il furore e la foga dei padri fondatori del suono di Detroit con l’attitudine alla riflessione e la meditazione straniante in stile nord europeo.
Un ibrido interessante che mi ha quindi spinto all’ascolto di quest’opera articolata in 12 album, usciti tra gennaio e maggio 2022 a pochissime settimane di distanza l’uno dall’altro.
Aggiungiamo anche che Aleksi Perälä dall’inizio del periodo pandemico, lockdown compreso, fino ad oggi ha sfornato una quantità imponente di progetti discografici tutti diversi tra loro. Ognuno di questi è articolato da un concept coordinato da altrettanti svariati album. Citiamo tra questi: Phantasia (9 album tutti usciti nel 2021), Phantabia (2 album 2021) Midnight Sun (16 album usciti tra il 2020 e il ’21), Northern Lights (9 album nel 2021), Spectrum (8 album, 2020) etc.. Un giorno forse avremo tempo e modo di parlare anche di questi altri progetti. Nel frattempo torniamo a questo più recente e attuale: Cycles.
Il progetto è interessante. Il gesto è indubbiamente live, ovvero nella prassi interamente suonato col controllo diretto della strumentazione. Quindi buona la prima anche a costo di abbandonarsi a qualche lungaggine o ridondanza di troppo.
L’atmosfera generale è electro ambient di stampo molto più riflessivo di altri suoi precedenti lavori. In taluni episodi si fa viva qualche reminiscenza a Selected Ambient II di aphexiana memoria. Nel sound quasi un invito convincente alla meditazione o a fare da sfondo sonoro a una buona lettura. La costante strumentistica è essenziale: drum, (quando c’è) dalle inconfondibili sonorità della 606, linee di basso ridotte all’osso, synth pad trasognanti. Per arricchire il suono, si vanno ad aggiungere percussioni tipo tabla. Oppure carillon di ninnoli e campane (glockenspiel). I titoli somigliano a dei codici impronunciabili quindi non ne citerò neanche uno. Il risultato di insieme però ha un suo innegabile fascino.
Al momento non sappiamo se discograficamente il progetto Cycles verrà implementato in un prossimo futuro con altri nuovi volumi, o se si fermerà ai 12 album usciti finora. Per quanto ci riguarda ci ha convinto.
Per sogni anche lunghi, ad occhi aperti e non.
(H501L, voto 7)